Le radici profonde dell’architettura
Il nuovo Centro congressi ed esposizioni di Wellington, Takina (in maori significa invocare, convocare, connettere, portare avanti), ha una forma scultorea unica che trae ispirazione da un'ampia gamma di fonti, tra cui la sua posizione marittima, gli imprevedibili e talvolta selvaggi eventi meteorologici e le forme del terreno.
Si rifà anche alla mitologia Maori, in particolare a “Te Upoko-o-Te-Ika-o-Maui”, la testa del pesce di Maui. La leggenda si riferisce alla formazione di Te Whanganui a Tara, la geologia e la topografia uniche del porto e del lungomare di Wellington. Il design risultante da queste matrici progettuali è organico e dinamico.


L'edificio di 18.000 metri quadrati è rivestito principalmente da una pelle di vetro scintillante attorno a una forma morbida e fluida. Il materiale del rivestimento in vetro risponde alle diverse condizioni di luce nell'arco della giornata, conferendo all'edificio una certa varietà. A volte la forma complessiva dell'edificio è unica, in quanto le vetrate appaiono più o meno monolitiche, mentre in altri momenti la traslucenza rivela una sottile forma interna e un'attività interna.
Mentre l'esterno dell'edificio ha un carattere organico, l'interno è rigorosamente ortogonale nella sua disposizione, creando una tensione drammatica dove le due condizioni si incontrano. Con un programma prevalentemente rivolto verso l'interno, gli spazi interni dell'edificio di 6 piani (3 piani primari con soppalchi intermedi) sono stati comunque disposti in modo da trovare opportunità per massimizzare la vista sul lungomare di Wellington, sul Queens Wharf e sul Waitangi Park.
All'interno, il design di Takina è volutamente sobrio, con una tavolozza di materiali che attinge ai colori terrosi e vibranti tipici di Wellington. Ogni livello dell'edificio è progettato attorno a una scatola interna distinta, che contiene le funzioni più tecniche e funzionali del centro congressi. I box sono rivestiti con pannelli di legno di quercia naturale che passano da tinte scure a tinte chiare man mano che si sale di livello, in linea con la transizione narrativa da Paptuanuku (madre terra) a Ranginui (padre cielo) e ai cieli sovrastanti.
Il piano terra dell'edificio ospita l'atrio pubblico principale, un ampio spazio espositivo, spazi per la vendita al dettaglio e caffè. Un'area di servizi si trova sul bordo orientale del sito e comprende una corsia di servizio tra Cable e Wakefield Streets. Un cortile esterno rivolto a ovest tra gli edifici vicini fornisce luce al punto centrale dell'atrio pubblico.
Lo spazio espositivo di 1.280 metri quadrati è la più grande galleria della Nuova Zelanda ed è stato specificamente progettato per consentire al Paese di assicurarsi e ospitare mostre internazionali itineranti di primo piano e fornire un'attrazione turistica sempre diversa.

I livelli superiori dell'edificio sono dedicati alle plenarie del centro congressi e alle sale espositive, con spazi di supporto per la cucina e i servizi. Le strutture congressuali di Takina possono ospitare comodamente fino a 2.000 delegati in una varietà di spazi e configurazioni flessibili.