- INFO POINT
- Di Fabiana Valentini
- Cosa: The Social Hub Roma
- Dove: Roma
- Stato: Progetto
The Social Hub: la rivoluzione creativa nel cuore di Roma
Edilizia ScolasticaRoma si prepara ad accogliere il nuovo progetto di The Social Hub (ex The Student Hotel) con il lancio del TSH San Lorenzo. Il modello di “urban campus”, previsto per essere completato entro il 2024, si troverà in uno dei quartieri più autentici e vivaci della città eterna: San Lorenzo.
Dopo il successo di due hotel a Firenze (uno in fase di costruzione) e uno a Bologna, la catena olandese TSH si appresta a completare il progetto di riqualificazione e rigenerazione dell'area ex-Dogana nel quartiere San Lorenzo a Roma entro il 2024. Il quartiere ospita una delle più grandi università d’Europa ed è una fucina di artisti e artigiani locali ed internazionali.
l campus, esteso su 21.000 m2, non sarà solo una struttura per alloggiare gli studenti, ma un luogo aperto alla comunità. Oltre alle camere, includerà aree comuni, spazi per lo sport e coworking, sale meeting e eventi, dove ospiti, studenti e professionisti potranno incontrarsi, condividere idee e collaborare.
Una parte significativa del progetto sarà dedicata a un parco pubblico di 10.000 m2 restituito alla città come un contributo tangibile alla qualità della vita urbana.
L'edificio storico degli anni '30, situato su Via dello Scalo di San Lorenzo, sarà il volto del nuovo campus di TSH. Ciò che un tempo ospitava gli uffici doganali, ora, grazie a un progetto di ristrutturazione e aggiornamento funzionale, sarà trasformato in aule e spazi innovativi di Accademia Italiana. Questi spazi saranno aperti alle associazioni, ai comitati e ad altre realtà artistiche e culturali del quartiere, promuovendo una sinergia unica tra istruzione e comunità.
Charlie MacGregor, CEO e fondatore di The Social Hub ha dichiarato: “Siamo molto entusiasti di aver firmato questo accordo e non vediamo l’ora di aprire le nostre porte in quella che forse è la città più famosa al mondo, Roma. Abbiamo dato inizio alla nostra avventura con il nostro primo hotel a Firenze nel 2018 e lo scorso ottobre abbiamo inaugurato con successo TSH Bologna, nonostante i difficili tempi dovuti al COVID. Inutile dire che, avendo altri tre hotel in cantiere, amiamo l’Italia! Siamo lieti di portare la nostra idea di comunità a Roma e ci auguriamo un impatto positivo sul quartiere di San Lorenzo”.
Il nuovo The Social Hub diventerà uno spazio creativo a 360°: è qui che troviamo la nuova sede dell’Accademia Italiana, l’istituto interamente dedicato al design. Il tratto attiguo all'Università La Sapienza è già stato oggetto di una trasformazione significativa con l'apertura della prima Soho House romana, e l'arrivo del nuovo The Social Hub rafforzerà ulteriormente il carattere innovativo del quartiere. L'Ex Dogana di San Lorenzo diventerà così non solo un punto di riferimento per la formazione nel campo del design, ma anche un centro pulsante di attività culturali e creative.
Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Francesco Naldi, Real Estate Development Manager di The Social Hub, che ci ha guidato nel cuore pulsante del progetto del nuovo TSH a Roma. Naldi ci ha illustrato la missione di The Social Hub nel trasformare l'Ex Dogana di San Lorenzo in un centro vibrante e interconnesso, dove la formazione, la creatività e la comunità convergono in un'unica esperienza. Attraverso le sue parole, è emerso chiaramente l'impegno nel recuperare e valorizzare uno spazio storico per creare un ambiente contemporaneo all'avanguardia, destinato a diventare un faro di innovazione nel tessuto urbano di Roma.
Promised Lands: Quali elementi innovativi o caratteristiche architettoniche uniche sono state integrate nel progetto del nuovo The Social Hub a Roma per creare un'esperienza distintiva per gli utenti?
Francesco Naldi: "TSH Roma San Lorenzo è l’asset del nostro portfolio europeo che forse meglio rappresenta la nostra “blended experience”.
"Le zone comuni, dal ristorante alla zona meeting, dalla lobby alla lounge, dal bar alle cucine comuni, sono collegate da un flusso senza soluzione di continuità, senza porte, senza passaggi obbligati e da un grande open space di oltre 2,000 m2 che sarà aperto a tutta la community.
Quindi non solo per i nostri ospiti ma anche per le tutte le persone che passeranno a visitarci".
"Questo contesto, in cui diversi tipi di utenti avranno la possibilità di condividere le proprie esperienze, è enfatizzato a Roma dal parco urbano che di fatto rappresenta il cuore del nostro progetto, di cui andiamo molto fieri perché rappresenterà per Roma e per San Lorenzo uno spazio pubblico riqualificato da vivere, una vera e propria “oasi” urbana".
Promised Lands: Quali soluzioni sostenibili sono state integrate nel progetto dell'edificio? Ad esempio, ci sono misure specifiche per la riduzione dell'impronta ecologica, l'uso di energie rinnovabili o il riciclo dei materiali?
Francesco Naldi: "Tutti i nostri edifici sono certificati BREEAM, una certificazione anglosassone alternativa all’americana LEED, che richiede agli edifici il raggiungimento di determinate prestazioni e di assicurare una determinata qualità degli spazi per gli utenti, al fine di ridurre non solo l’impatto ambientale ma anche quello sociale, in particolare garantendo l’inclusività. Il nostro progetto di Roma sarà certificato “very good”, ma abbiamo l’ambizione di raggiungere la valutazione “excellent” che sarebbe un risultato davvero unico.
L’aspetto più interessante di questa certificazione dal mio punto di vista è che il controllo dei parametri viene fatto non solo durante le varie fasi del progetto, ma anche durante i lavori di costruzione, valutando quindi anche l’impatto del cantiere, che non è trascurabile".
"Oltre al parco urbano, nel quale saranno piantati oltre 200 alberi ad alto fusto e altrettanti arbusti, e, dove a fianco ad un giardino centrale verde, sarà presente anche un giardino arido a basso consumo di acqua".
"Altri esempi di soluzioni sostenibili che sono state integrate nel progetto sono il campo fotovoltaico che produce circa 80 kWp, l’utilizzo di tende esterne lungo la parete a sud e a sud-ovest che consentiranno l’autoregolazione dell’ombreggiamento per evitare sprechi di energia, raffreddare gli ambienti e l’utilizzo di un involucro altamente performante. Tutto il nostro progetto di sviluppo non utilizzerà energie provenienti da combustibili fossili".
Promised Lands: Considerando la natura dinamica di un ambiente come The Social Hub, in che modo il progetto architettonico è stato concepito per essere flessibile e adattabile alle esigenze mutevoli degli utenti nel tempo?
Francesco Naldi:"Tutte le zone comuni, dal ristorante alla zona meeting & events, dalla lobby alle cucine comune riservate agli ospiti “long stay”, sono collegate tra loro senza soluzione di continuità, senza la necessità di aprire porte. Sono spazi interamente a disposizione della nostra community".
"I nostri spazi sono aperti e concepiti per attrarre diversi tipi di ospiti a cui poter offrire un’esperienza “blended”, vale a dire con più livelli di lettura e più funzioni. Il ristorante infatti può essere uno spazio anche per studiare o per lavorare, la lobby uno spazio per incontrarsi e darsi appuntamento, la lounge e la zona gioco un punto di incontro tra locals, studenti, ospiti e co-workers. Tutto è molto fluido e difficilmente riconducibile ad etichette, se non una: sentirsi a casa".
Promised Lands: Come è stato concepito il progetto per integrarsi con l'architettura e lo spirito del quartiere San Lorenzo, notoriamente popolare e dinamico?
Francesco Naldi:"Prima dell’edificio, è stato pensato il parco che si sviluppa già a partire dall’ingresso su Viale dello Scalo San Lorenzo, che si caratterizza anche per l’importante presenza dell’edificio del Mazzoni, appena restaurato e oggi sede di Accademia Italiana".
"Il parco è stato pensato come a un’oasi per fuggire dalla giungla urbana. Arbusti, alberi, piante e fiori, pavimentazioni drenanti e aree a prato si alternano per poi aprirsi sul parco centrale che abbraccia il nuovo edificio che ospiterà The Social Hub.
Alcune piattaforme originali dello Scalo sono state conservate e integrate nel paesaggio, lastre di travertino saranno recuperate e anche alcuni tratti dei binari ferroviari pre-esistenti. La forma dell’edificio, che si articola orizzontalmente con morbide flessioni, segue la naturale profondità del lotto, quasi a voler rappresentare una cortina, una quinta scenografica utile a nascondere il ponte della circonvallazione Tiburtina".
"Il colore della facciata è stato scelto attraverso un attento studio cromatico di questo luogo speciale che è lo Scalo San Lorenzo, fatto di case semplici intonacate e in mattoni degli anni ‘20 e ‘30, ma anche di ferro e di cemento. Senza dimenticare che dall’altra parte dei binari ci sono due importanti monumenti Porta Maggiore e la sua Basilica interrata.
Un posto unico, direi anche drammatico e pieno di contrasti che lo arricchiscono di personalità. A collegare The Social Hub con San Lorenzo e la città è sicuramente il parco aperto a tutta la community e che di fatto ha sostituito la precedente distesa di cemento del vuoto urbano lasciato irrisolto per anni".
Promised Lands: Considerando il contesto urbano di San Lorenzo, quali soluzioni sono state adottate per promuovere la mobilità sostenibile? Ad esempio, sono previsti parcheggi per biciclette, incentivi per l'uso del trasporto pubblico o servizi di mobilità condivisa?
Francesco Naldi: "Sì, certamente, al momento sono previsti rastrelliere per tutte le persone che vorranno venirci a trovare o andare al parco in bicicletta, oltre che parcheggi per gli studenti di Accademia Italina e per le biciclette di The Social Hub che saranno a disposizione dei nostri ospiti. L’ingresso al parco è consentito solo a piedi o in bicicletta proprio per incentivare il trasporto sostenibile".
Promised Lands: In che modo lo studio intende coinvolgere attivamente la comunità di San Lorenzo nel processo di progettazione e realizzazione? Sono previste consultazioni pubbliche o iniziative per raccogliere feedback e suggerimenti dalla comunità locale?
Francesco Naldi: "Dopo l’iter del permesso di costruire, abbiamo potuto sperimentare una stretta collaborazione con gli studenti e i docenti di Accademia Italiana per la progettazione delle classi. Penso al layout ma anche a temi altamente tecnici come la progettazione illuminotecnica e alla domotica".
"Per il parco, stiamo pensando ora di coinvolgere la comunità di San Lorenzo, in particolare famiglie, artisti e studenti non solo per raccogliere suggerimenti ma anche per valutare future sinergie e attive collaborazioni. Il nostro successo certamente dipenderà anche dal rapporto che saremo in grado di instaurare con la realtà locali".
"The Social Hub ha come obiettivo quello di connettere ma anche di portare talenti nelle città in cui è presente".