Un nuovo Sistema

Confrontarsi con due mostri sacri dell’architettura italiana come Ludovico Belgiojoso e Marco Zanuso deve essere stato un impegno da “far tremare le vene e i polsi”, come scriveva il sommo Poeta nel primo canto dell’Inferno.
Ma, anche, a ben vedere, uno stimolo ulteriore ad alzare l’asticella, se ben conosciamo Filippo Pagliani e Michele Rossi (che avevamo intervistato qui), fondatori dello studio Park Associati, incaricato da Aria di redigere il progetto e di seguire la costruzione del nuovo Palazzo Sistema di Regione Lombardia.
Il nuovo complesso sorgerà infatti sull’area dove prima insisteva l’ex sede della Montedison, tra le vie Pola, Rosellini e Taramelli, poi occupata da parte funzionari della Regione Lombardia (dopo che commerciante Svizzero Luigi Fasulo andò a schiantarsi con il proprio aereo contro il grattacielo Pirelli causandone la chiusura).
Ludovico Belgiojoso e Marco Zanuso avevano progettato sul lotto una serie di edifici che seguivano le direttrici stradali, enfatizzandone le geometrie e lasciando la permeabilità del lotto alle sole (se pur grandi) entrate alle corti interne; l’approccio di Park è, invece, inclusivo: la nuova area si apre completamente al quartiere, lasciando ampio spazio agli spazi verdi sia alla quota di campagna (fruibili dai milanesi) sia sopra e all’interno delle strutture.


L’approccio è reso possibile dallo spostamento di molte delle volumetrie previste in una torre di 122 metri (le altre strutture, su cinque piani, avranno una quota massima di circa 30 metri) che si svilupperà su 26 piani, accompagnata visivamente da una vera e propria spina dorsale di terrazze verdi (che si rastremano dai piani bassi fino alla sommità), percepibili anche dall’esterno grazie a una scansione modulare di vetrate fotovoltaiche.
Fondamentale nella progettazione complessiva dei nuovi spazi dedicati ai servizi pubblici (Palazzo Sistema sarà snodo strategico per le attività di emergenza, il coordinamento dei servizi pubblici e la gestione delle crisi), il concetto di inclusione è ben spiegato da Park Associati: “Invece di imporsi come oggetto autonomo, Palazzo Sistema adotta una forma urbana porosa. Il piano terra è concepito come una continuazione dello spazio pubblico, con aule per la formazione, un auditorium e spazi dedicati alla cittadinanza. Un giardino pensile accessibile al pubblico completa l'edificio, rafforzando la tradizione di trasparenza e accessibilità di Regione Lombardia”.
Continuano in Park: “Un grande giardino interno, progettato secondo i principi del Dry Garden, costituisce il cuore del sito. Questo paesaggio autonomo e a bassa manutenzione contribuisce a ridurre l'effetto isola di calore, aumenta la biodiversità e offre uno spazio verde accogliente per il quartiere".
"Le arnie collocate nel giardino e sul tetto incentivano la biodiversità urbana e promuovono l'equilibrio ecologico. Ciò che un tempo era un lotto impermeabile e introverso è ora trasformato in un nuovo cuore civico: aperto, accessibile e verde”.

L’intero complesso, sia la torre sia le strutture più basse, sarà contraddistinto da un sistema di lesene verticali, in cui scansioni e aggetti sono stati progettati da Park Associati per migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio. Nel complesso la superficie coperta supererà di poco gli 11.000 metri quadri, controbilanciata dall’area a parco che si estenderà su 15.000 metri quadri.