Tra Brunelleschi e Göbekli Tepe
Dateci dei passatisti o dei nostalgici, ma il doppio guscio della Sun Tower di Yantai, ci ha richiamato alla mente (in scala ipertrofica come molte architetture cinesi) la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Anche in questa struttura, progettata dallo studio cinese di Pechino Open Architecture , è presente, infatti, una sorta di doppio guscio percorribile; Brunelleschi lo aveva usato per dare resistenza strutturale alla sua grande cupola, qui, anche grazie ai tagli sezionali che lo espongono, diventa un percorso emozionale aperto verso il Mar Giallo.
I mattoni (disposti secondo la famosa curva molle) sono sostituiti dal calcestruzzo, ma l’effetto è ugualmente iconico, anche se continuiamo a parteggiare per il fiorentino Filippo di ser Brunellesco Lapi, che aveva realizzato la sua cupola solo con argani, pulegge e forza delle braccia…

Altro paragone interessante: Göbekli Tepe (che sta per collina panciuta in turco, che ci crediate o no) dove pilastri megalitici a T di 10.000 anni fa, completamente istoriati, sembrano formare un calendario solare (e spostano un bel po’ indietro nel tempo le varie ricostruzioni degli archeologi); in questo caso il richiamo è alle grandi strutture nate per seguire l’andamento delle stagioni, dato che la Sun Tower è stata progettata proprio per indicare solstizi ed equinozi e la sua struttura stessa è plasmata da elementi astronomici: il tronco di cono è sezionato secondo gli assi nord sud e est-ovest, mentre la sua inclinazione (almeno da un spigolo della sezione) è originata dalla direzione dei raggi della luce del sole alle 12 dell’equinozio).

Come gli antichi turchi, Open Architecture ha progettato la Sun Tower per celebrare il sole come entità naturale e vitale. La torre “ristabilisce la connessione delle persone con il potere spirituale della natura e allo stesso tempo porta le strutture culturali e comunali tanto necessarie al nuovo distretto urbano”, spiega Open Architecture.
L'architettura della Sun Tower, alta 50 metri, segue il percorso del sole durante tutto l'anno e agisce come un'enorme meridiana, dato che la struttura è idealmente scolpita dal movimento del sole, osservato dal punto di osservazione del sito.
Tantissimi i riferimenti astronomici, alcuni anche intriganti da individuare: nel solstizio d'estate, l'asse del teatro all'aperto punta verso il sorgere del sole sull'isola di Zhifu (dove si dice che il primo imperatore cinese, Qin Shi Huang si recò tre volte tre per cercare la montagna dell'immortalità); a mezzogiorno del solstizio d'estate, la sagoma circolare del tetto si trova su un piano perpendicolare al sole di mezzogiorno, mentre nel solstizio d'inverno, il tunnel d'ingresso si allinea al tramonto.
La Sun Tower è caratterizzata da una struttura a guscio composita ed è stata progettata in collaborazione con lo studio di ingegneria Arup (che del doppio guscio ha fatto un’ossessione, proposta anche in Italia per la Chiesa Dives in Misericordia, progettata da Richard Maier in occasione del Giubileo del 2000): due strati di gusci di cemento bianco (e anche qui ritorna il progetto di Roma, anche se rivisto a scala titanica), collegati e sostenuti da lastre e rampe orizzontali.
Alla base della torre, un teatro semicircolare offre uno spazio per spettacoli, relax e osservazione del mar Giallo e dei dintorni da parte dei visitatori, mentre la sommità della torre ospita una biblioteca e il “Phenomenon Space”: uno spazio vuoto e indefinito, che incornicia una vista sul mare.


Un oculo nel tetto permette all'acqua piovana di essere catturata in una piccola piscina, creando un gioco d'acqua: l'acqua della piscina vortica per nove minuti ogni ora, dalle 5 del mattino alle 9 di sera, funzionando come uno speciale dispositivo temporale.
La Sun Tower sorge su una piazza a forma di conchiglia: l'impronta della torre e l'area del palco del teatro all'aperto completano un cerchio completo. Quando non è utilizzato per gli spettacoli, il palcoscenico diventa una piacevole e nebbiosa fontana d'acqua.
Una serie di anelli ellittici, che ricordano le orbite planetarie, si irradiano dal centro della piazza e indicano, grazie al movimento del bordo settentrionale della torre, il procedere degli equinozi.