Studio Marco Piva per lo showroom Inda
Lo showroom milanese di Inda, gruppo di aziende del settore dell'arredo bagno con 80 anni di storia, situato nello storico quartiere di Porta Romana, è caratterizzato da un nuovo allestimento, progettato e ideato dal rinomato Studio Marco Piva.
Il progetto si concentra sul bagno come luogo di rituale, momento di relax e luogo in cui trovare l'equilibrio fisico attraverso gli oggetti che lo circondano.
L'architettura del nuovo showroom di Milano è stata pensata per accompagnare il viaggio verso la collezione total look, la personalizzazione e l'innovazione che hanno reso INDA un punto di riferimento in questo settore per progettisti e utenti finali.



Fin dall'ingresso si crea una sensazione di ampiezza e apertura, enfatizzata dalla luminosità delle 13 imponenti vetrine a tutta altezza; la superficie totale del primo piano più soppalco è di 380 m2 e comprende tre sale riunioni e un'area di servizio. Sono stati utilizzati materiali eccellenti: porte, boiserie, vetri e scatole colorate incorniciate da carta da parati testurizzata.
Lo spazio espositivo si basa sul concetto di BOX, che esiste sia come forma ricorrente nel layout sia come elemento distintivo degli otto bagni (sei di medie dimensioni nella galleria centrale e due grandi nell'angolo più lontano dello showroom).

Ogni box è completato da una STRIP LED sempre accesa, che illumina l'espositore anche di notte, e da una speciale palette di colori che delinea un microcosmo in cui mobili, specchi, illuminazione, pareti doccia e accessori interagiscono per formare un'esposizione chiara. Tra gli altri elementi architettonici, il Kinta Wall grigio fumo (installato in tinta con parte della vetrina) incornicia lo spazio e crea un percorso che "parla" dell'eccellenza del Made in Italy.

Un "mondo di possibilità" è la frase che accompagna la quinta parete, che contiene otto parole chiave che sottolineano l'identità del marchio.
Grande attenzione è stata riservata anche al mondo degli specchi: uno spazio dedicato che conterrà i bestseller più tecnici, oltre a vetrine dietro le quinte che ne riveleranno il valore innovativo.
Inoltre, due banchi di accoglienza, ciascuno con un layout interattivo, permetteranno ai visitatori di esplorare la collezione e di configurare possibili soluzioni.
Infine, due librerie di materiali sulla parete dietro i banchi di registrazione mostrano un totale di 144 campioni di materiali e finiture - l'essenza del design flessibile di Inda.



Su entrambi i lati, al centro dello showroom, si trovano aree speciali per gli accessori e i portascopini, alloggiati in cassetti estraibili per un facile utilizzo commerciale.
Gli uffici si trovano al piano rialzato e, grazie al volume architettonico a tutta altezza dell'edificio, creano uno spazio intimo ma non chiuso per accogliere progettisti e clienti.
Al piano interrato si trova un'importante sala riunioni, ideale per le presentazioni alla stampa e allo staff commerciale, che all'occorrenza può essere utilizzata come zona pranzo privata, grazie all'angolo cottura.

“La collaborazione con lo Studio Marco Piva è stata cruciale per l’evoluzione di questo progetto” dichiara Denis Venturato, Presidente INDA .
“La sua visione innovativa ha trasferito un’estetica distintiva allo showroom e, attraverso l’inedito layout, ha delineato una nuova user experience".
"La sfida era importante, siamo orgogliosi di rivolgerci ad un pubblico sempre più ampio, per incontrare il mondo del progetto e dei privati in uno spazio pensato come vero e proprio strumento al servizio della progettazione”.


“Il wellness è un’esperienza. Un’emozione che unisce forme e colori, passato e contemporaneità. Un luogo sospeso, uno spazio fluido, il rituale dell’oggi e del domani ” spiega Marco Piva.
"È stato proprio questo il concept che ha guidato il progetto di restyling dello showroom INDA : una ritualità che si racconta in ogni dettaglio, dalle luci radenti che incorniciano i differenti spazi ai box espositivi e modulari che si ripetono per mostrare diverse tipologie di arredi fino alle finiture dei materiali cannettati. Gli spazi sono stati ripensati in funzione di un’esperienza immersiva, per accompagnare il passaggio del visitatore da un ambiente all’altro in un’atmosfera accogliente ” .