Il Bosco a Mestre sta crescendo
Su un’area di 115 ettari, nel quadrante Tessera di Mestre, sta sorgendo il Bosco dello Sport (ad opera di una ATI formata da Bordignon, Fincantieri e Ranzato), un importante intervento a firma di Marazzi Architetti che prevede non solo la costruzione del nuovo stadio (per calcio e rugby), ma anche la realizzazione di un’arena multifunzionale e la ridefinizione (in questo caso non a firma dello studio parmigiano Marazzi Architetti) della nuova viabilità Tessera-Aeroporto (6,5 km di sistema viario con 6 rotatorie e 7 attraversamenti in sicurezza, oltre a 6 chilometri di rete ciclabile interna per favorire la mobilità sulle due ruote).
Le elevazioni in calcestruzzo dell’arena sono già a buon punto, mentre nel cantiere dello stadio si stanno completando le opere di fondazione.

L’idea dello studio Marazzi, condivisa con l’amministrazione comunale di Venezia, è quella di rendere fruibili le strutture anche fuori dagli eventi sportivi tradizionali, garantendo così spazi civici (per favorire l’aggregazione e l’inclusione) a disposizione della cittadinanza, integrati in un parco urbano che prevede la piantumazione di oltre 60.000 nuovi alberi che si aggiungono al verde esistente per dare forma a un bosco di 62 ettari e a 16,5 ettari di verde attrezzato.

Anche le logiche formali e progettuali delle architetture dell’arena (da 10.000 posti) e dello stadio (con una capienza di 16.000 spettatori, che sembra siano destinati a divenire 18.000 nella revisione definitiva del progetto in corso in questi giorni) sono incardinate su uno stretto rapporto con il territorio; lo stadio, ad esempio, presenta una facciata in cui elementi colorati tubolari a tutta altezza richiamano i canneti delle zone lagunari caratteristiche della zona (ma anche le briccole, cioè i pali infissi che tradizionalmente nel veneziano si utilizzano per ormeggiare barche e gondole), mentre il paramento dell’arena richiama le tipiche vetrate a rullo di Murano, composte da grandi dischi di vetro colorato (alcuni orientabili per migliorare l’efficienza energetica della struttura), montati su profili metallici.
Accanto alle due strutture principali, per sottolineare ulteriormente il ruolo civico dell’intervento nel suo complesso, sono state previste aree per gli sport non formali: si va dagli 8.000 m2 di attrezzature per lo sport destrutturato all’aperto (campi da basket, campi da calcetto e skatepark), ai 5.000 m2 di spazi per attività, manifestazioni ed eventi (incardinati sulla grande piazza con arena outdoor), da un campus dell’educazione allo sport che comprende un centro natatorio, un racquet club, un centro per il calcetto, istituti di formazione e relativi servizi, fino ai 2.000 m2 di aree attrezzate per i bambini.