Una fetta (sottile) di architettura
![](public/articoli/1419/3_Na Tanao_POAR_Bangkok_promisedlands.jpg)
Il progetto “Na Tanao”, dello studio Poar di Bangkok, si articola su un lotto lungo e stretto di 5 metri di larghezza, situato a “Phra Nakorn”, un antico quartiere storico della Capitale della Thailandia. Circondato da case a schiera di cinque piani, è stato occupato in passato da funzioni commerciali.
Il sito si presenta come “un vuoto del passato”, un lotto disabitato formato da muri rustici, finestre a sbalzo non autorizzate e scarichi delle cucine delle case a schiera adiacenti, rese possibili dal fatto che in Thailandia non esistevano usi legittimi del regolamento edilizio e gli abitanti vi si lavano e cucinano come se il sito fosse il loro retro di casa.
A causa di questi “sfregi”, il sito ferito era quasi impossibile da utilizzare. In nome di quanto fosse prezioso il lotto, i discendenti dei proprietari hanno comunque cercato di rivitalizzarlo. Dando per assodata la presenza le persiane illegali e le tubature a sbalzo sopra il sito, i proprietari (assieme allo studio POAR) hanno cercato un compromesso con gli abitanti circostanti per concordare un documento legale al fine di creare un'“unità reciprocamente dipendente”. Il risultato è stato quello di costruire con il minimo contatto con le case a schiera vicine.
Dall'altra parte del sito, si trova l'antica porta della città “Phraeng Sanphasart”. Gli abitanti, stando di fronte all'ingresso dell'edificio, possono guardare attraverso la porta e osservare le attività lungo “Phraeng Sanphasart Rd.” che ospita templi, santuari cinesi, venditori ambulanti e il vivace “Samprang Market”.
![](public/articoli/1419/5_Na Tanao_POAR_Bangkok_promisedlands.jpg)
![](public/articoli/1419/8_Na Tanao_POAR_Bangkok_promisedlands.jpg)
Avvicinandosi al lotto, gli abitanti percepiranno un allineamento dell'asse stradale che conduce al “vicolo della comunità”. Uno spazio di scale al piano terra che porta il pubblico a cenare e a osservare il cancello dal livello superiore, creando un'attività tra i locali e gli abitanti.
“L'aria” è stato il primo elemento di cui lo studio POAG ha tenuto conto nel processo di progettazione: l’inserimento di un nuovo spazio comporta un cambiamento nella natura della ventilazione della casa a schiera vicina e può provocare l'aumento dell'umidità del sito.
A causa della caratteristica di “vicolo” del sito, costantemente coperto da tende, le 11.00-13.00 sono l'unico periodo in cui la luce solare tropicale illumina l'intero vicolo. Le qualità sensoriali che il luogo emette sono identiche a quelle di una casa thailandese vernacolare. Uno spazio tranquillo e respirabile che si trova all'interno di uno spazio abitativo all'aperto, integrandosi con la caratteristica di piccole stanze all'aperto sparse per la “Shaan Baan” (terrazza); uno spazio all'aperto basato sull'attività che collega ogni abitante permettendo all'intensa brezza di attivare un “microclima tropicale”.
Per estrapolare questa idea, la qualità spaziale della “casa sparsa” è stata implementata nel rapporto verticale delle case a schiera strette, creando un elemento osmotico tra gli abitanti di entrambi gli assi.
All'interno di ogni unità abitativa (ce ne sono 5 nel progetto), c'è un altro strato di corridoio all'aperto che conduce alla camera da letto, al soggiorno e al bagno. La progettazione che privilegia la“porosità” degli spazi, consente al ristorante e al caffè nell'area comune di avere il “microclima tropicale” senza attivare il condizionatore d’aria.
![](public/articoli/1419/9_Na Tanao_POAR_Bangkok_promisedlands.jpg)
![](public/articoli/1419/13_Na Tanao_POAR_Bangkok_promisedlands.jpg)
La combinazione con le pareti inclinate permette alla luce di passare attraverso ogni vuoto e di illuminare lo spazio comune al piano terra.
L'edificio è diviso in 2 comparti: umido e secco. La zona umida è composta da servizi igienici, tetto e una parete principale che funge da vano per l'impianto meccanico. Questi elementi rivelano la densità del muro di mattoni rivestito con piastrelle di argilla naturale.
L'area asciutta è costituita da scale principali, hall, ristorante, caffè e unità abitative, composte principalmente da elementi in legno locale. A complemento di una struttura leggera, i componenti in acciaio sono poi disposti a sbalzo, creando strati di amalgama tra struttura leggera e pesante.
Grazie a una parete di 15 metri, l'assenza di massa riduce e frattura lo spazio, che diventa vuoto e arioso. La piccola unità sospesa aumenta l'esposizione in ogni direzione e amplia la tipologia del vicolo. Il risultato è un “abitare poroso” come risposta al contesto urbano storico.