Acqua, Verde e Storia
Di storia ce n’è parecchia da rispettare alla base dell’intervento di riqualificazione del tassello dismesso dei Mulini Mandelli a Treviso; le origini dell’insediamento originario, che il masterplan di Matteo Thun Architects ha elaborato per Mandelli srl in collaborazione con Proap che ha seguito il ridisegno del paesaggio, risalgono al 1400, quando l’area era un crocevia del trasporto fluviale del grano fino a Venezia.
Nel 1681 i primi documenti storici nell'Archivio di Stato di Venezia attestano la presenza di due mulini e l’attività si è progressivamente espansa fino alla fondazione nel 1876 del Mulino Ungherese ad opera di Luigi Mandelli.
L’intervento di Matteo Thun Architects, che comprende un’area complessiva di circa 70.000 metri quadri alla confluenza del Sile con lo Storga, parte da un’attenta riqualificazione degli edifici dismessi, con trasformazione della destinazione d’uso della struttura principale del mulino ottocentesco che ospiterà 17 appartamenti, 21 spazi legati ad affitti turistici e sette locali ad uso ufficio.
Analoga trasformazione d’uso per le altre architetture storiche (sette affacciate sul sole) che ospiteranno altre residenze; residenze che troveranno posto anche negli edifici di nuova realizzazione all’interno del nuovo parco urbano previsto dal masterplan e che porteranno complessivamente le nuove unità a oltre 80 (tra appartamenti e ville bifamiliari).
Il masterplan comprende la realizzazione di spazi di fruizione pubblica o semipubblica: oltre a due parchiche prevedono la piantumazione di oltre 600 alberi, il progetto prevede anche percorsi green, parcheggi al di sotto del livello del suolo in "pozzi" aperti e alberati, palestre, hospitality, ristoranti e uffici (tra cui anche quello del Parco Fluviale del fiume Sile) per attività di vario genere.
L’investimento complessivo è di circa 60 milioni di euro e i cantieri si dovrebbero chiudere nel 2026.