Nuova linfa per Bologna
Situato nella parte settentrionale del centro storico di Bologna, il Parco della Montagnola è uno spazio verde vitale e un centro di interazione sociale. Il nuovo progetto “Filla, renewed life in Montagnola” di MCA - Mario Cucinella Architects, inaugurato lo scorso primo febbraio, rafforza il carattere culturale e ricreativo del parco, proponendo un'architettura che fonde perfettamente funzione e forma con l'ambiente naturale e storico circostante.
L'intervento sostituisce una tensostruttura temporanea con un edificio permanente ad alta efficienza energetica, destinato a ospitare laboratori, eventi culturali e attività per bambini nell'ambito dell'iniziativa “Bologna: la città dei bambini”.
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Il padiglione è composto da tre strutture distinte e flessibili immerse tra gli alberi secolari del parco. Il volume principale ospita una sala polifunzionale di circa 300 metri quadrati, in grado di ospitare oltre 100 persone per eventi e attività. Il secondo volume è dedicato ai laboratori didattici, mentre il terzo funge da caffetteria e centro sociale.
Queste tre strutture sono collegate da una tettoia ispirata agli iconici portici di Bologna, che offre riparo e continuità tra le varie funzioni del padiglione. Questo spazio coperto è di grande impatto visivo e progettato per un uso comune, incoraggiando l'interazione e le esperienze condivise.
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Ponendo l'accento sul rispetto dell'ambiente e sui principi dell'economia circolare, il padiglione impiega un metodo di costruzione parzialmente a secco, utilizzando una struttura leggera e reversibile in acciaio. La copertura sinuosa, sostenuta da sottili colonne circolari, è rivestita in lamiera ondulata con scarichi per l'acqua piovana integrati e nascosti all'interno delle colonne.
Le ampie facciate in vetro curvato mantengono un collegamento visivo tra gli spazi interni ed esterni, permettendo alla luce naturale di entrare negli interni e sottolineando la leggerezza della tettoia.
I giardini pensili degli edifici del padiglione migliorano l'isolamento termico e gestiscono l'acqua piovana, riducendo ulteriormente l'impatto ambientale del progetto.
Il design fluido di “Filla” è stato realizzato utilizzando strumenti digitali avanzati, tra cui il BIM e la modellazione parametrica. Queste tecnologie hanno permesso di modellare e ottimizzare con precisione le complesse geometrie della tettoia e del vetro curvo, garantendo una perfetta integrazione con la struttura complessiva. Il software di coordinamento interdisciplinare ha facilitato la gestione del progetto, migliorando l'efficienza della costruzione e l'ottimizzazione dei costi. La precisione digitale ha garantito un risultato di alta qualità sia in termini estetici che funzionali.
Il Padiglione è classificato come NZEB (Nearly Zero Energy Building), riducendo significativamente il consumo energetico e le emissioni rispetto alla precedente struttura temporanea. L'uso di materiali sostenibili, di tecniche di costruzione a secco e di soluzioni architettoniche avanzate sottolinea l'impegno di MCA per un'architettura che non solo rispetti l'ambiente ma lo valorizzi, creando spazi vivaci per la cultura e la comunità nel cuore della città.