Boeri Interiors firma la rinascita del Santa Chiara
Per anni è stato un dei tasselli mancati nella ricucitura e rivalorizzazione urbanistica della città di Piacenza; parliamo del grande complesso dell’ex Convento di Santa Chiara a Piacenza, una struttura ormai arrivata a un grado di abbandono quasi estremo, che sorge nelle immediate vicinanze dell’area pedonale della città, praticamente in pieno centro storico.
I fattori di criticità che ne hanno ritardato la riqualificazione erano molteplici, a partire dalla destinazione d’uso ‘bloccata’ da un vincolo d’uso che ne limitava la fruizione a struttura di accoglienza di religiose o donne in situazione di difficoltà.
Questo vincolo, che avrebbe dovuto essere vigente fino al 2065, è stato superato dal mutare della normativa e ha consentito all’attuale proprietario delle strutture, la Fondazione Piacenza e Vigevano, di trasferire le ultime (e anziane) occupanti del Pio ritiro in una struttura più adeguata alle loro esigenze.
Il secondo fattore di criticità era rappresentato dall’elevato costo collegato alla ristrutturazione di un edificio di origine duecentesca (i primi francescani si stabilirono nell’area nel 1229) in fortissimo stato di abbandono, ma comunque soggetto ai vincoli di Sovrintendenza.
Ora arriva il momento della riqualificazione, il cui progetto Fondazione di Piacenza ha affidato allo studio Boeri Interiors , scelto (non solo ovviamente) per l’attenzione ambientale dei progetti che ha realizzato, dato che la componente verde avrà un ruolo fondamentale all’interno delle nuove strutture.
Sottolinea Roberto Reggi, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano : “È un progetto di cui andare orgogliosi: Santa Chiara avrà un impatto positivo in ambito welfare e nello sviluppo dell’offerta universitaria, ma anche per la valorizzazione di un’area a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele, in pieno centro storico. Con la scelta di avvalerci della progettazione dello studio Stefano Boeri Interiors, tra i migliori professionisti al mondo sul tema ambientale, abbiamo voluto porre la massima attenzione alla valorizzazione del verde, la rigenerazione e la biodiversità urbana, sposando in pieno un’idea di architettura che comprende la natura vivente".
Al posto del Pio Ritiro, che si sviluppa su una superficie di circa 12.000 m2, di cui circa 8.500 m2 di area verde, verrà costruito in uno studentato affiancato da un centro socio-riabilitativo per soggetti fragili, entrambi immersi nel verde.
L’intervento di restauro dei fabbricati storici esistenti, porterà alla realizzazione di 241 alloggi per studenti (tra stanze doppie e singole) e si propone di preservare e valorizzare le caratteristiche storico-architettoniche del complesso duecentesco recuperando i materiali e le finiture originali ed eliminando le modifiche apportate tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso.
Il tetto dei piccoli fabbricati diverrà la “Terrazza Comune”, uno spazio verde ricco di alberi e arbusti a completa disposizione degli studenti per lo studio e il relax. Alle spalle dello storico chiostro centrale nascerà il nuovo edificio che ospiterà il centro socio-riabilitativo residenziale, destinato a oltre 48 soggetti fragili.
La nuova struttura verrà integrata nel contesto per mezzo di una reinterpretazione moderna degli elementi architettonici del complesso preesistente. Il tetto dell’edificio verrà trasformato in un Giardino Terapeutico: una varietà di piante sarà selezionata da esperti agronomi al fine di permettere agli ospiti di vivere un’esperienza di benessere che si integri nell’ambito del loro percorso riabilitativo psicofisico.
Il verde offerto dai giardini pensili e dai corridoi verdi di connessione, realizzati sopra il nuovo Centro Socio-Riabilitativo Residenziale e sulla Terrazza Comune va, infatti, a estendere ulteriormente le già presenti superfici verdi e l’ombreggiamento offerto dall’interessante sistema dei cortili immaginato da Boeri Interiors: il “Cortile del Teatro”, il “Cortile della Convivialità” e il “Cortile del trompe-l’oeil”, oltre allo storico chiostro centrale.
Stefano Boeri, fondatore con Giorgio Donà di Stefano Boeri Interiors ricorda come: “Lavorare alla riqualificazione di un bene dal grande valore storico per la città di Piacenza come il complesso di Santa Chiara è una sfida che accogliamo con entusiasmo. Pensare di poter trasformare una struttura oggi in rovina, in uno spazio nuovo, inclusivo e vivo che sia una casa per studenti e per giovani con fragilità, è uno stimolo determinante per il nostro lavoro: vogliamo offrire a chi abiterà i nuovi spazi del complesso di Santa Chiara un ambiente innovativo, flessibile, adatto alle necessità contemporanee”.