Lassù sulle montagne
Progettato in modo sobrio e moderno per preservare la fauna e la flora del Parco nazionale dei Pirenei, il nuovo rifugio accoglierà gli escursionisti limitando l'impatto ambientale dell'edificio sul sito naturale del Cirque de Barroude.
Il layout generale si basa su due aree funzionali principali. Da un lato, un insieme di aree aperte al pubblico, tra cui la reception, la sala da pranzo, i servizi igienici e i dormitori, e dall'altro, un insieme di aree private riservate al guardiano del rifugio e al personale del Parco nazionale dei Pirenei.
Il concetto del nuovo rifugio Barroude si basa sul desiderio di fornire un rifugio sicuro agli escursionisti, preservando al contempo l'integrità e la maestosità dell'ambiente naturale circostante. In questo contesto grandioso, dove la presenza umana deve rimanere umile, il concetto del progetto trova un delicato equilibrio tra integrazione e visibilità.
Questo approccio concettuale si basa su due parole chiave, il Terrier e il Cairn. La prima evoca integrazione, calore e sicurezza. La seconda è una destinazione, un punto di riferimento costruito con gli elementi naturali della montagna.
Queste due parole si uniscono e si completano a vicenda in un'architettura che sembra rannicchiarsi nello spessore della topografia e del paesaggio, ma la cui materialità di pietra, legno e alluminio fornisce un contrasto che segnala un rifugio protettivo nel cuore delle cime pirenaiche.
Situato sul sito dell'ex rifugio, l'edificio si trova al di fuori delle zone di protezione della flora e della fauna endemiche. La posizione è stata scelta con cura per sfruttare la topografia esistente, consentendo di creare due livelli di rifugio senza bisogno di eccessivi sbancamenti.
Con il suo design architettonico bioclimatico, il rifugio è una struttura compatta che riduce al minimo la quantità di facciata esposta agli elementi e si integra perfettamente nel paesaggio del circo di Barroude. Il doppio orientamento dell'edificio favorisce inoltre la ventilazione naturale.
Il rifugio è caratterizzato da un ampio tetto piantumato, che segue le linee del paesaggio, e da un involucro protettivo in alluminio riciclato, che ripara gli spazi esterni dai venti dominanti.
La disposizione del rifugio è organizzata in due aree principali: gli spazi abitativi, aperti sui dintorni del circo e sul lago Barroude, e le camere da letto, posizionate a nord, di fronte al crinale. Questa disposizione permette di gestire il grado di privacy del sito, con una progressione dalle aree più aperte, come la sala da pranzo e la cucina, a quelle più protette, i dormitori per gli escursionisti e i guardiani.
Il design degli spazi interni incoraggia la “convivenza”, offrendo un ambiente accogliente e luminoso con vista sul paesaggio circostante.
Il paramento e la struttura del rifugio sono realizzati rispettivamente in legno e alluminio riciclati. L'obiettivo non è solo quello di promuovere l'uso di materiali a basse emissioni di carbonio, ma anche di massimizzare la prefabbricazione della struttura, riducendo così il peso, l'installazione in loco e le rotazioni di elicottero necessarie per il trasporto dei materiali.
Anche i lavori di sbancamento in loco e le fondazioni in calcestruzzo sono ridotti al minimo, poiché la struttura “sfiora” il terreno esistente. Ciò significa non solo che la struttura può essere completamente invertita e integrata in modo ottimale nell'ambiente, ma anche che il periodo di costruzione può essere ridotto a due stagioni.
Per il basamento è prevista la pietra locale, che garantisce una perfetta integrazione nel contesto montano e preserva l'autenticità del paesaggio. La scelta della pietra locale rafforza inoltre il legame con la regione e contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio associata al trasporto dei materiali.
La forma del rifugio si ispira ai contorni naturali e alla topografia dell'area circostante. Il tetto piantumato fornisce un'estensione della flora e della fauna, creando al contempo una transizione fluida tra l'architettura e il paesaggio montano, dove le linee del rifugio si fondono con il rilievo naturale, rafforzando la sensazione di unità con la natura.
Il progetto prevede anche una gestione efficiente dell'energia. Sono stati installati sistemi di riscaldamento e acqua calda a energia solare e a biomassa per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e minimizzare le emissioni di gas serra. Inoltre, l'uso di pannelli fotovoltaici per produrre elettricità rinnovabile contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio del rifugio.
L'acqua potabile è fornita da un serbatoio che immagazzina l'acqua di una sorgente vicina, mentre le acque reflue sono trattate per infiltrazione, senza alcun impatto sull'ambiente.