Crescono i soci, cresce la scuola
L’ingresso di nuovi soci sostenitori e fondatori nella compagine della Bologna Business School è la manifestazione concreta della carenza di figure professionali manageriali che riscontriamo nel nostro Paese. Le imprese faticano a trovare figure coerenti con le proprie necessità e, quindi, sono ben disposte ad investire in centri formativi in grado di creare i profili professionali del futuro.
I soci ora sono 26, con nomi di prestigio nell’imprenditoria non solo emiliana, e il loro contributo economico è stato determinante nel progresso di espansione della scuola, concretizzatasi nella conclusione della nuova struttura progettata da Mario Cucinella Architects (e inaugurata lo scorso 6 settembre 2024).
Acquattato sui pendii delle colline bolognesi, il nuovo campus affianca nuove strutture destinate ad accogliere una moderna didattica a edifici di pregio storico preesistenti, redistribuendone i servizi finora ospitati (nella villa Guastavillani, costruita nel 1575 dal Cardinale Filippo Guastavillani sul colle di Barbiano) in modo più razionale ed efficiente.
La nuova struttura si inserisce discretamente all’interno del contesto naturale, seguendo il pendio collinare ed è collegato con la villa storica da un asse rettilineo che interagisce dinamicamente con la modellazione del territorio, che MCA ha pensato richiamando le onde concentriche generate da un sasso che cade in una superficie d’acqua, le cui geometrie creano gli spazi per le attività sportive o di svago.
Esternamente il progetto di tutte le strutture è fortemente connotato dalla copertura a lamelle che, oltre a contribuire a limitare l’irraggiamento solare e a calmierare la quantità di luce che giunge negli spazi didattici sulla casa colonica, ospita un impianto fotovoltaico che fornisce energia elettrica all’intero complesso.
L’elemento lamellare viene riproposto anche nel piano seminterrato, collegato al piano terreno da una imponente scala elicoidale attorniata da una libreria lignea ad anello che, simbolicamente, ricorda la funzione principale della struttura volta a una formazione accademica innovativa, ma su basi solidamente tradizionali.
Il piano interrato è organizzato su un grande open space, suddiviso tra spazi didattici modulari e area per la ristorazione, con una imponente cucina disponibile anche per eventi di show cooking.
Dall’interrato infine, parte un tunnel ipogeo che connette la nuova struttura con la villa Guastavillani (a proposito nomen men, ndr) ed è pensato per ospitare l’installazione di opere d’arte, trasformandosi da elemento di servizio a spazio con una propria valenza iconica e comunicativa.
Al primo piano, invece, trovano posto la hall e le aule didattiche illuminate da ampie superfici vetrate alternate a tamponamenti opachi dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle, offrendo una veduta a 360 gradi sulle stupende colline bolognesi.
Gli spazi esistenti, riconfigurati con attenzione, ospitano nuovi spazi: nella casa colonica trovano posto aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni, mentre nell’ex forno, si colloca una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria.
La ratio del progetto è, con la consueta eloquenza, ben spiegata da Mario Cucinella: “Il progetto del New Campus di Bologna Business School si sviluppa attorno all’idea di unitarietà nella diversità: il nuovo edificio si relaziona con il paesaggio quale elemento unificatore e generatore, sviluppando un dialogo empatico tra l’ambiente circostante e l’architettura. La rilevanza storica di questi luoghi, inoltre, si intreccia con la contemporaneità generando un mutuo scambio capace di ispirare i giovani studenti”.