- INFO POINT
- Di Roberto Carboni
- Dove: Verona
- Stato: Edificio concluso
Porta Nuova: bella anche di notte
Restauro e RecuperoSiamo tornati a Verona, a Porta Nuova: l’opera di Michele Sanmicheli che il lavoro di restauro di Tieni Costruzioni 1836 – durato 2 anni - ha restituito ai cittadini e ai milioni di turisti che visitano la città scaligera. Ci siamo tornati per raccontare il progetto di luce affidato alle sapienti mani del maestro Mario Nanni e della sua creatura Viabizzuno; l’azienda di Bologna che dell’illuminazione ha fatto una forma d’arte.
Arte per l’arte, quindi. Anche se dovremo essere tecnici e prosaici per raccontarla. Scontato l’obiettivo del progetto affidato a Viabizzuno, molto meno la sua realizzazione. Intanto l’obiettivo: creare un sistema di illuminazione che evidenziasse i tratti salienti dell’architettura di Porta Nuova, a completamento del restauro conservativo. Concetto guida dell’intervento è stato, il binomio presenza / assenza della luce, con un’estrema attenzione alla calibrazione e al dosaggio della luce artificiale e all’ombra come elemento di contrasto e valorizzazione dell’architettura.
La scelta è caduta su un’illuminazione radente – dal basso verso l’alto - per i fronti nord e sud e per un’illuminazione puntuale e radente – ovvero con singole lampade - dai lati, per evidenziare torrioni e cannoniere. La prospettiva che il monumento diventi fruibile in toto, ha portato alla creazione di effetti scenografici che evitano l’abbagliamento verso gli ambienti interni. Come sottolinea il maestro Nanni“Il monumento è vivo, vivibile e non solo un oggetto percepibile dall’esterno”.
Comunicare con la LUCE
Il cinquecentesco monumento, però, interagisce con la città, il traffico, la luce solare dall’alba al tramonto, la luce artificiale urbana. Tutti fattori analizzati durante un sopralluogo tecnico notturno pre intervento, che hanno rilevato le criticità dell’illuminazione esistente.
1) L’illuminazione dei camminamenti e delle zone di passaggio, illumina indirettamente la porta, ma con un effetto di appiattimento che non valorizza gli elementi architettonici.
2) Gli unici corpi illuminanti presenti montano sorgenti luminose con temperature colore differenti.
3) Il ponte sul lato sud è completamente al buio.
Nell’affrontare un’opera di così alto valore simbolico Viabizzuno ha seguito le 4 linee guida per una buona illuminazione.
1) Luce che accompagna l’uomo nel suo percorso; luce dove serve e marca i punti fondamentali del suo cammino
2) Luce di sicurezza, che consente l’uso degli spazi anche in orario notturno, che protegge l’uomo
3) Luce per volumi, al servizio delle architetture, perché ne condiziona le forme, esalta e nasconde
4) Luce per la composizione fotografica, che diventa regista della scena e parte attiva di una composizione capace di variare attimo per attimo
Oltre queste fondamentali regole, l’illuminazione è progettata nel rispetto dell’inquinamento luminoso e del risparmio energetico (Legge regionale n.17 del 17 agosto 2009): dalle ore 24 gli apparecchi emettono solo 30% di intensità luminosa.
Questi sono stati cablati con sorgenti elettroniche led di elevata qualità, ottiche di altissimo rendimento, precisione e facile manutenzione.
A partire dal basamento la visione luminosa notturna cambia ora per ora, sottolinea la monumentalità ed evidenzia la materia con la giusta resa cromatica e temperature di luce che variano nel corso della notte:
2700k - 3000k al crepuscolo h dalle 17 alle 19
3000k durante la passeggiata serale dalle 19 alle 21
3000k - 4000k tarda serata dalle 21 alle 24
4000k nella notte dalle 24 alle 6 (30% di intensità)
4000k - 2700k all’aurora dalle 6 alle 7 (30% di intensità)
DALI - Digital Addressable Lighting Interface
E’ uno standard di comunicazione tra un modulo di comando e gli alimentatori, che consente di gestire automaticamente l’accensione e lo spegnimento della luce, localizzare eventuali guasti dell’impianto. Permette di raggruppare e memorizzare i prodotti luminosi oppure di isolarne alcuni dal resto dell’impianto, regolandone l’intensità luminosa. Fornisce informazioni sullo stato delle lampade: accensione e spegnimento, status del funzionamento e potenza del flusso luminoso.
Garantisce un risparmio significativo sia sui costi energetici che di gestione e manutenzione.
DMX
Il protocollo Digital Multiplex nasce nell'industria degli eventi e nel teatro per controllare i dispositivi di illuminazione intelligenti e i dispositivi per effetti speciali. Viene inoltre utilizzato sempre più di frequente negli edifici commerciali per applicazioni che includono il controllo della temperatura di luce, colore e RGB. In questi edifici la luce è spesso usata come un elemento di design, effetti e illuminazione architettonica, illuminazione di facciate e per accentuare particolari caratteristiche. Il protocollo si concentra sulla moderna tecnologia LED, perché efficiente e fornisce una gamma di colori abbagliante.
I 4 elementi
Quattro gli elementi del monumento oggetto del progetto d’illuminazione. La porta lato sud e nord, illuminata in radenza con apparecchi ip67* cablati con sorgente elettronica led 2700k -3000k e 4000k. È un tipo d’illuminazione che garantisce tridimensionalità, esalta volumi e architettura. Gli apparecchi sono collocati all’interno di una canalina in acciaio inox semi incassata nella pavimentazione per limitarne l’impatto visivo. Le lamelle anti vandalismo riducono l’effetto abbagliamento. La luce è diretta sulla facciata per evitare dispersioni verso l’alto e la forma della canalina aiuta in tal senso. Inoltre, le canaline sono “mimetizzate” a sud dal selciato e a nord dal manto vegetale.
Per i bastioni si sono utilizzati apparecchi ip67 che danno luce d’accento – con intensità luminosa tre volte superiore a quella ambientale - sugli elementi storicamente rilevanti ed evidenziano i tratti di raccordo con i terrapieni laterali rimossi nel primo ‘900.
Il ponte è stato illuminato con una luce lineare radente posta sul lato di ogni arco per sottolineare l’importanza di un apparato di connessione militare e civile della porta. L’illuminazione avviene dal lato dell’arcata rivolta a sud.
L’interno di Porta Nuova è illuminato con apparecchi di luce sospesi a luce diffusa.
IP67
Il grado IP67 garantisce la protezione totale alla penetrazione di corpi solidi e polveri, la protezione contro l'immersione in acqua momentanea per 30 minuti a 1 metro di profondità.
Il progetto ha visto l’impiego di apparecchiature luminose di differente natura, che per garantire un’alta qualità luminosa rispettano determinate caratteristiche tecniche:
IES TM-30
E’ il metodo d valutazione della luce di qualità che determina quanto naturali appaiano i colori degli oggetti illuminati. Su un campione di 99 colori si calcolano due indici:
RF – indice fedeltà colore con valori 0-100, dove 100 è il risultato ottimale, ottenuto come media sui 99 colori campione
RG – indice di saturazione colore con valori 60 < rg < 140, dove rg > 100 rappresenta colori sovrasaturati rispetto al riferimento e rg < 100 colori sottosaturati rispetto il riferimento
CRI/Ra 98
Secondo lo standard CIE (Commission Internationale de l'Eclairage) si valutano le sorgenti elettroniche led solo nei primi 8 riferimenti colore da R1 a R8. L’accurata selezione delle sorgenti elettroniche e un’altissima tecnologia dei fosfori ha permesso di avere led con Ra98
SCDM 1
Lo Standard Deviation Colour Matching valuta la deviazione cromatica di un led, che non deve essere superiore a 6 SDCM.
1 SDCM Quasi nessuna differenza visibile
2 SDCM Le differenze possono essere viste con gli strumenti
3 SDCM Poche differenze visibili con l'occhio umano
4 SDCM Differenze visibili
5 SDCM Differenze fortemente visibili
I prodotti utilizzati da Viabizzuno hanno 1/2 SDCM
Per effettuare tutte verifiche illuminotecniche è stato costruito un modello 3D - ricavato da piante, prospetti e sezioni – sul quale ha lavorato un programma di calcolo con tutte le temperature colore accese alla massima intensità. Grande attenzione, infine, è stata posta nella realizzazione del sistema di cablaggio e alimentazione, sia per facilitarne l’accesso e il controllo, sia per ridurre al minimo l’impatto visivo sul monumento.
Calcoli, dati fotometrici, tabelle, flussi luminosi: il contenuto del progetto illuminotecnico di Viabizzuno per Porta Nuova evidenzia quanto la luce sia materia complessa, soprattutto quando si confronta con monumenti oppure opere di valore storico e artistico. la lezione del maestro Nanni è - lasciatecelo dire - illuminante su quale debba essere l’approccio: “Tutte le volte che si affronta un progetto bisogna farlo con grande modestia e sensibilità, con la consapevolezza che lavorare con la luce non è solo applicare matematica e fisica, ma è anche dosare amore, percezione, passione e sperimentazione”.
Mario Nanni nasce nel 1955 a Bizzuno in provincia di Ravenna. Studio, sperimentazione e progettazione sulla materia luce, prendono definitiva forma con la creazione nel 1994 di Viabizzuno, la cui sede è a Bentivoglio (Bologna). Qui sono nati e nascono progetti che valorizzano l’esterno e l’interno di centinaia di edifici pubblici e privati, edifici e monumenti di valore storico e artistico in tutto il mondo.