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- Di Matteo Ferrario
Ambiente e impresa non sono in contraddizione
Edilizia ResidenzialeNella recente visita al cantiere di restauro di un edificio del Settecento a Montefoscoli (Pi) [qui l'articolo], abbiamo approfondito l’impiego della linea di prodotti Novantica di Fassa Bortolo, la prima lanciata dall’azienda con il parere positivo e il marchio di Legambiente , e a oggi anche l’unica del settore edilizio ad aver ricevuto questo riconoscimento.
Non capita spesso di trovare un rapporto di collaborazione e dialogo tra due mondi apparentemente così distanti come quello dei produttori del settore edilizio e quello delle associazioni ambientaliste. Nell’intervista che segue, siamo andati a scoprirlo più in profondità col Direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti.
“La collaborazione tra Legambiente e Fassa Bortolo” racconta Zampetti “nasce ormai più di 5 anni fa, su un tema apparentemente divisivo tra i cavatori e un’associazione ambientalista, quale quello delle cave".
"Il primo progetto comune, molto sfidante, è stato quello di chiedere a Fassa Bortolo di collaborare al nostro Rapporto Cave annuale, un censimento che di fatto ci consente di ricostruire lo stato dell'arte delle attività estrattive, concentrandoci soprattutto sui possibili interventi di recupero o qualificazione, o anche volti a minimizzare l'impatto di questo tipo di lavorazioni”.
"Noi cerchiamo sempre di avere come interlocutori le imprese del settore che portano avanti pratiche virtuose e mostrano più attenzione a certi temi, e Fassa Bortolo è sicuramente tra queste".
“Il rapporto” prosegue Zampetti, “si è poi evoluto negli anni, con il coinvolgimento di Fassa nelle nostre campagne relative all’edilizia sostenibile: in particolare il progetto Civico 5.0, con cui promuoviamo tutti gli interventi per rendere le nostre abitazioni più efficienti e anche più accoglienti. Fino alle iniziative che comprendono incontri nelle scuole e alla collaborazione più recente su Novantica”.
Promised Lands: Come si è arrivati al parere positivo di Legambiente su questa linea di prodotti?
Zampetti: “Ce l’hanno presentata evidenziandone le caratteristiche, interessanti anche per noi sotto vari aspetti legati alla tematica ambientale. A questo punto, noi abbiamo proposto di sottoporre i prodotti alle analisi di un soggetto terzo, ovvero il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, per valutarne i benefici e l’efficacia.
Una volta ottenuti i risultati delle analisi dall’ateneo, abbiamo deciso di essere accanto a Fassa Bortolo per dimostrare come sia possibile mettere sul mercato una nuova linea di prodotti che rispondono a determinati requisiti, e promuoverli insieme. Quando Legambiente appone il suo marchio su un prodotto, come in questo caso, lo fa perché lo considera un esempio positivo e anche una prova concreta di come si possano conciliare economia e ambiente”
Promised Lands: Su quali parametri si sono concentrate le analisi dell’organismo certificatore?
Zampetti: “Le analisi dell’Università Roma Tre si sono concentrate sull’intero ciclo di vita, dalla materia prima alla produzione del materiale finito, valutando poi anche l’impatto del trasporto dopo l’immissione sul mercato. In questo modo è stata ottenuta la quantità di emissioni clima-alteranti nell’intero ciclo di vita del Novantica, per poi confrontarla e calcolare di conseguenza l’abbattimento emissivo rispetto agli altri prodotti della stessa categoria già in commercio”.
Promised Lands: Possiamo dare qualche percentuale?
Zampetti: “Sul piano delle emissioni di CO2, già il solo impiego di pozzolane al posto del cemento ha consentito secondo lo studio una riduzione dell’80%. Ma l’altro elemento sensibile sui materiali è quello dei composti organici volatili, che nel Novantica vanno a ridursi quasi a zero".
"In generale, un altro aspetto importante è che con questo studio si è scelto di guardare al futuro con un approccio internazionale, volto a considerare non soltanto le emissioni derivanti dall’utilizzo degli edifici, ma anche le emissioni di carbonio incorporate, ovvero quelle derivanti dai materiali e dai loro processi produttivi lungo l’intero ciclo di vita. Quando ci saranno dei vincoli da rispettare a livello internazionale, ad esempio, questa linea di prodotto sarà già in grado di soddisfare i requisiti".
Il processo culminato nell’apposizione del marchio Legambiente sul packaging della nuova linea di prodotti Fassa Bortolo ha avuto inizio circa tre anni fa e ha avuto il suo coronamento a Roma il 19 aprile 2023, nel convegno in cui sono stati presentati i risultati dello studio indipendente realizzato dall’Università degli Studi Roma Tre.
Grazie appunto alla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’impronta ambientale, nell’occasione è stato annunciato che Novantica potrà recare la dicitura “prodotto consigliato da Legambiente”.
“Si tratta di una partnership che non rappresenta un marchio di certificazione, ma un modo per affermare che Legambiente ritiene questi prodotti esemplificativi a livello di sostenibilità” prosegue Zampetti.
Questo parere positivo può riguardare prodotti di vari settori, dall’abbigliamento alla cura della persona: “Non molti” sottolinea il Direttore generale di Legambiente, perché appunto alla base deve esserci l’approvazione di una filosofia produttiva, oltre che del processo.
Il settore edilizio è, come ovvio dato il suo impatto, oggetto di un’attenzione particolare da parte dell’associazione, che negli anni ha attivato un progetto specifico: il Rapporto Mainn, volto a fare il punto sui materiali innovativi e sostenibili già in corso di utilizzo in Italia e all’estero, tra cui prodotti da bioedilizia, o anche semplicemente con contenuto di riciclato.
“Alla base, naturalmente, c’è lo studio su Novantica di cui abbiamo parlato” spiega Zampetti. “Ma quando decidiamo di mettere il nostro marchio, lo facciamo anche in base a considerazioni più generali sulla mission e i valori di un’azienda: Fassa è stata forse la prima realtà produttiva del settore a muoversi nella direzione della sostenibilità e della riduzione degli impatti, e ha sempre mostrato il tipo di sensibilità che noi riteniamo fondamentale, anche su temi spinosi.
"Come appunto quello dell’estrazione, su cui abbiamo iniziato a confrontarci con loro già diversi anni fa: al netto delle divergenze che possono essere emerse, abbiamo sempre riscontrato una serietà di fondo e una grande attenzione. Si tratta quindi di un’azienda con cui è possibile un dialogo costruttivo”.
Promised Lands: Quali saranno le prossime tappe di questa collaborazione?
Zampetti:“Al momento, con Fassa abbiamo in programma di continuare l’attività di promozione e divulgazione della linea Novantica, organizzando altri convegni come quello del 19 aprile a Roma di cui accennavo prima, per illustrarne le caratteristiche e gli elementi di sostenibilità, e contribuire alla sua diffusione".
"Più in generale, come Legambiente, per quanto riguarda questo settore continueremo a concentrarci sul tema del carbonio incorporato, perché diventi sempre più un obiettivo normativo e legislativo. Sotto questo aspetto, si può comprendere come il prodotto di Fassa rivesta un’importanza strategica per contribuire a questo processo, innescando un circolo virtuoso”.