- INFO POINT
- Di Laura Marcellini
- Dove: Chiari
L'industria del serramento in legno, con la cura al dettaglio
Storie d'ImpresaUn'azienda di famiglia, quella di Italserramenti, che è riuscita con coraggio e lungimiranza ad affermarsi nel settore dei serramenti in legno e alluminio, mantenendo forti tradizioni e radici locali, ma allo stesso tempo guardando a nuovi orizzonti attraverso un'unica lente: l'innovazione.
Alessandra Galli, amministratore delegato dell'azienda e Roberto Galli, presidente, ci accolgono nella sede di Chiari raccontando con orgoglio le caratteristiche e i programmi dell'azienda.
Una realtà fondata dal padre Roberto Galli nel 1998 che, dopo 21 anni da dipendente, si mette in proprio partendo da una piccola falegnameria, cresciuta rapidamente fino a diventare uno dei principali produttori di serramenti in Italia, come ci ha raccontato Roberto Galli: “Siamo partiti, come molte aziende italiane, con grande entusiasmo avendo accumulato negli anni esperienze e conoscenze che abbiamo messo a frutto passando dai tre dipendenti del ‘98 ai 70 dipendenti, nel giro di 5-6 anni e trasferendoci poi nel 2004 nella struttura che ancora oggi ci ospita”.
Insieme ad Alessandra lavorano anche la sorella Francesca – responsabile di produzione ed il fratello Andrea, Direttore Commerciale.
Ed è proprio Alessandra, che in vent'anni in Azienda ha occupato in prima persona tutti i ruoli, strategici e non, per essere a conoscenza di tutte le sfumature che sono proprie di una realtà come Italserramenti, ad accompagnarci nell'area di produzione per raccontarci tutti i passaggi che vi si svolgono.
Inebriati dal profumo del legno, troviamo una vastissima area dove il circuito della lavorazione è preciso e pulito.
“Il nostro è un approccio sartoriale dove prima i progetti e poi i prodotti sono studiati in maniera accurata, per rispondere ad ogni esigenza in fase di consulenza, progettazione, collaudo, installazione e servizio di post vendita” ci racconta Alessandra con fierezza.
“Tutto ha inizio con la selezione della materia prima di altissima qualità, proveniente da fornitori accreditati” continua l'AD di Italserramenti, “poi iniziano le varie fasi del processo, dal taglio alla verniciatura, utilizzando attrezzature all'avanguardia e tecnologie innovative per produrre serramenti unici per tipologia, forme e dimensioni.
Nella produzione, il nostro punto di forza è la capacità di combinare il lavoro manuale con controlli industriali che garantiscono standard qualitativi molto elevati".
"La verniciatura delle cornici è trattata con la massima cura: si utilizzano solo prodotti a base d'acqua, si applicano tre mani di vernice sia per la finitura mordenzata che per la finitura laccata.
Il processo di assemblaggio dei telai in legno viene eseguito internamente con uno speciale sistema robotizzato che assicura un posizionamento preciso e una perfetta siliconatura del vetro".
"Per i serramenti legno- alluminio, il legno e il vetro vengono incollati strutturalmente per trasferire all'anta la durezza e la resistenza alla deformazione del vetro e garantire una maggiore resistenza all'effrazione.
Dopo che ogni prodotto è stato montato con la ferramenta e poi testato, viene etichettato e marcato, quindi imballato e pronto per la spedizione in Italia e all'estero”.
L'atmosfera che si respira è veramente quella di una grande e operosa famiglia: gli operatori e gli operai si prodigano per mostrarci il loro lavoro, e tra di loro scorgiamo la sorella Francesca che, in tuta da lavoro, sta verificando l'attrezzaggio del centro di lavoro.
Ma torniamo al papà Roberto che, se è vero che 'è nella crisi che sorgono inventiva, scoperte e grandi strategie'. In questi 25 anni ha vissuto e superato la grande recessione del 2009, la crisi del debito del 2012-13, e la crisi economica associata alla pandemia nel 2020.
“Chi ha resistito alla crisi è perché ha investito in qualità, formazione, tecnologia e performance del prodotto” ha tenuto subito a precisare il presidente di Italserramenti.
“E noi abbiamo rinnovato tutti i prodotti e spinto su tutti i fronti per reggere l’impatto della crisi.
Ma abbiamo fatto anche di più: ci siamo espansi ed abbiamo cominciato a promuovere i nostri prodotti all'estero.
Oggi annoveriamo realizzazioni all'Hilton a Parigi, all'UBS di Zurigo, in Arabia Saudita ed in Azerbajan, solo per citarne alcuni.
Esportare non è solo una prospettiva lucrativa, ma è anche essenziale. I numeri attuali e futuri del mercato interno possono soddisfare solo in parte le aziende.
I nostri prodotti hanno tutte le caratteristiche tecniche ed estetiche, supportate da capacità produttive personalizzate, in grado di soddisfare il mercato "ricco", che conosce le virtù del "Made in Italy".
Purtroppo troppo spesso è proprio l'Italia ad apprezzarlo di meno”.
Ma non dimentichiamo il tema della sostenibilità, ed è Alessandra a ricordarcelo: “La materia prima che utilizziamo per i serramenti proviene solo da foreste certificate FSC. Ciò indica che le pratiche di gestione forestale soddisfano determinati requisiti "fissi".
Questo è un segno di continua preoccupazione e consapevolezza per l’ambiente e di un piano concreto per il futuro, con particolare attenzione alla protezione e alla conservazione del patrimonio ambientale. Inoltre, la collaborazione con uno dei principali produttori europei di vernici per il legno ha portato all'uso di prodotti organici idrosolubili (a base di acqua) e a misure per ridurre le emissioni di CO2 nell'aria.
Tutto questo senza limitare le caratteristiche dello strato verniciante, garantendo flessibilità e resistenza agli sbalzi termici".
La realtà imprenditoriale di oggi ci insegna che fondamentali sono le alleanze con gli impiantisti, il coordinamento nel cantiere, l’approccio culturale verso i clienti, il bisogno di nuove professionalità all’interno dell’azienda, la mancanza di posatori, la pedante burocrazia, ma soprattutto la carenza di venditori.
“Imparare di nuovo a vendere è una delle nostre priorità - ha sottolineato Roberto Galli, perché negli ultimi anni queste figure hanno fatto gli acquisitori ed i gestori di ordini senza aver seminato presso gli studi tecnici e i progettisti.
Dunque dobbiamo rimettere in moto la nostra conoscenza, la professionalità e la voglia di fare che ci rappresentava sul mercato, rimettendo il servizio come primo elemento dell'azienda.
Oggi in Italserramenti ci sono 105 dipendenti e dunque abbiamo una responsabilità dal punto di vista imprenditoriale”
Chiudiamo questa interessante giornata passata con la famiglia Galli lasciando al Presidente due ‘chicche’ su cosa gli dia più soddisfazione oggi, a distanza di 25 anni dall’inizio di questa avventura e cosa gli crei dispiacere.
“La cosa che mi lascia un po' più amarezza è che, nonostante abbia fatto del mio meglio per creare un clima famigliare e di amore nei confronti di questa attività, alcuni dipendenti non riescano a vivere appieno la qualità del prodotto.
Hanno, dal mio punto di vista, la fortuna di creare, con le proprie mani (con l'ausilio, a volte, di macchinari) dei veri e propri manufatti, eppure si fatica a ritrovare gli artigiani di una volta che ci metteva arte, ma soprattutto passione”.
E conclude poi con occhi pieni di orgoglio: “La mia più grande soddisfazione, oggi, è quella di vedere che i miei tre figli siano rimasti in azienda con me, e si stiano assumendo importanti responsabilità: è per me una continuazione del mio entusiasmo che dà un senso al sacrificio e ai tanti anni dedicati a questa attività.
Sono certo che metteranno a frutto le loro capacità e peculiarità, con altrettanto entusiasmo”.
E noi, di Promised Lands, che Alessandra l'abbiamo conosciuta e ne abbiamo percepito il carattere, sentiti la passione e l'entusiasmo, e visto l'amore per questo lavoro, ne siamo assolutamente certi. Italserramenti ha davanto a sè ancora una lunghissima storia da raccontare.