- INFO POINT
- Di Laura Marcellini
- Cosa: Spazio Tengo
- Dove: Castel Guelfo di Bologna
- Stato: Edificio concluso
Spazio’TENGO, spazio multifunzionale a vocazione sociale
Edilizia ResidenzialeSu di un lotto di circa 20.500 mq Castel Guelfo nel comune di Bologna nasce il nuovo centro direzionale Coop Reno a firma di Politecnica con Fabrica: un progetto che si inserisce organicamente nel contesto valorizzando gli aspetti paesaggistici ed ambientali già presenti in quest'area.
Curve morbide si distendono sull'intero lotto diventando un asse che in pianta collega le strade del quartiere per poi continuare a crescere nel verde dall'area principale, aperta a tutti, da dove dipartono le ramificazioni che portano al blocco principale che è composto da quattro differenti strutture tra di loro connesse da una pensilina coperta e che genera un sistema che Integra architettura e verde attrezzato.
La nuova sede di Coop Reno, cooperativa emiliana che opera a a Castel Guelfo di Bologna è un vero e proprio esempio di architettura sostenibile
L'edificio principale, che è anche l’edificio amministrativo, è composto da quattro livelli fuori terra: sono presenti spazi di lavoro, sale riunioni e aree di servizio ai piani terra, primo e secondo, mentre al terzo piano troviamo le aree amministrative e gli uffici di rappresentanza che hanno a disposizione ampie terrazze.
Centralmente è presente un grande vuoto che permette alla luce naturale di entrare all'interno degli luoghi di lavoro; un passaggio vetrato e coperto resta perfettamente integrato e si connette all'Auditorium nato principalmente per i dipendenti del centro ma aperto al pubblico per eventi particolari.
Il terzo edificio prevede spazi di aggregazione per famiglie e ragazzi al piano terra, mentre al primo piano è presente un’area dedicata a giovani e alle start-up, un luogo di ricerca e d’innovazione dove sono previsti spazi di coworking e zone per meeting. Un percorso sempre coperto porta poi verso il quarto edificio uso foresteria e magazzini.
Il centro direzionale
La struttura più importante è l'edificio direzionale che, con una superficie complessiva di circa 3.600 mq, dalla forma fluida e affusolata, su 4 livelli fuori terra, grazie al suo concept a pianta libera, garantisce la massima flessibilità distributiva interna per accogliere uffici, sale riunioni, aree relax e locali di servizio. Lo spazio aperto e non interrotto da pilastri di sostegno consente di avere massima libertà adattabilità e flessibilità della pianta.
Questo grazie alla struttura dotata di isolatori sismici, un sistema tecnologico all’avanguardia che isola l’edificio dal terreno e che permette di avere una struttura molto flessibile, in grado di gestire eventuali deformazioni strutturali con maggiore sicurezza.
Internamente, il volume è totalmente scavato dal piano terra fino alla copertura. Il vuoto centrale dalle forme organiche e sinuose che interessa tutti i livelli, viene caratterizzato dall’intersecarsi di rampe di scale che tagliano lo spazio, connettono i piani e offrono percorsi stimolanti che spingono lo sguardo verso il grande lucernario in copertura.
Un percorso suggestivo che incentiva il movimento fisico all’interno del volume, lo scambio e il dialogo.
Il risultato finale è un volume aperto, che si lascia percepire nella sua totalità e che connette visivamente tutti i livelli.
Offre un percorso suggestivo che incentiva il movimento all’interno dello spazio.
L’edificio è poi connesso all’auditorium con un collegamento trasparente oltre che con il corridoio verde centrale.
L'auditorium
286 posti a sedere, uno spazio di oltre 700mq di sedime per la collettività e il territorio: queste le caratteristiche dell'auditorium.
La sua forma a foglia autonoma e organica presenta una maggiore simmetria rispetto al corpo del centro direzionale per favorire l’acustica e la visibilità.
Il Foyer di ingresso è connesso da una sinuosa scala elicoidale che caratterizza il volume di testa su due piani.
L’edificio è connotato da una forte attenzione ai materiali quali ad esempio il rivestimento in legno che racchiude la sala auditorium ed i preziosi tessuti che rivestono le poltrone in varie cromie di rosso, rievocando i colori del logo aziendale. Inoltre, il layout interno è pensato per ospitare eventi anche nei piani superiori e offre degli spazi esterni sulla copertura della galleria di connessione.
Anche in questo edificio lo sforzo progettuale è stato orientato alla massima integrazione tra funzioni e performance ambientali: l’area destinata agli impianti per climatizzare è integrata nell’edificio ed è previsto un sistema tecnologico per il trattamento dell’aria che recupera il calore nell’ottica del risparmio energetico.
Il magazzino
Il quarto e ultimo edificio del distretto è un magazzino ideato per stoccare le attrezzature legate ai vari punti vendita, i materiali di consumo e i documenti d’archivio.
Oltre alla funzione di magazzino, l’edificio, sul lato interno verso il parco, ospiterà 3 foresterie dedicate ad accogliere temporaneamente i dipendenti fuori sede di Coop Reno.
La destinazione di servizio di questo edificio è rimarcata anche dalla presenza di impianti fotovoltaici presenti nella copertura che concorrono a rendere l’intero centro completamente autosostenibile dal punto di vista energetico.
’TENGOidee: l'Innovation Lab
Il terzo è un edificio che richiama gli elementi compostivi del Centro Direzionale, ma sviluppato su due livelli per dare spazio grazie ai suoi spazi flessibili al coworking, ai giovani, all’educazione, alla formazione, all’innovazione e all’infanzia; proprio per questo motivo questo edificio è quello che maggiormente si apre allo spazio verde che entra al suo interno dando vita ad un luogo ludico-ricreativo.
Il parco dei respiri
Il lotto dello Spazio Tengo si estende per circa 21.370 mq e 10.980 mq sono interamente dedicati ad aree verdi ai quali si aggiungono oltre 980 mq dedicati a coperture verdi, confermando una scelta pienamente sostenibile e attenta alla biodiversità.
Le essenze scelte sono principalmente autoctone e si caratterizzano per ridotto fabbisogno di acqua. La volontà progettuale, poi realizzata, ha previsto essenze che colorassero lo spazio, virando dal verde pieno nei mesi estivi al giallo e al rosso nei mesi autunnali.
Un sistema di irrigazione copre le aree a prato e le aree destinate ad aiuole alberate e fiorite, oltre alla copertura verde della pensilina; il fabbisogno, che si attesta sui circa 5600 mc/anno, è coperto da un’adduzione da pozzo, per evitare di attingere dalla rete idrica comunale.
BIM
Il progetto ed il cantiere sono stati eseguiti interamente con tecnologia BIM (Building Information Modeling). L’applicazione del modello digitale ha permesso di migliorare la qualità e lo scambio di informazioni tra le diverse parti coinvolte, migliorando altresì l’efficienza nel processo di progettazione/direzione lavori/coordinamento della sicurezza, assicurando la rispondenza del risultato finale agli obiettivi iniziali.
Il modello digitale si è confermato, perseguendo gli intenti progettuali, come contenitore di informazioni utile in fase progettuale e costruttiva, e lo sarà anche per molteplici applicazioni successive; il modello digitale asbuilt è popolato da informazioni di natura tecnica e di carattere ambientale.
Sostenibiltà oltre l'architettura
Lo Spazio‘Tengo è un esempio di edilizia sostenibile: gli impianti sono stati progettati per il massimo risparmio di energia elettrica e termica, oltre che per la minimizzazione dei consumi d’acqua. Con riferimento a quest’ultimo punto si è previsto il recupero delle acque meteoriche per usi igienici sanitari e l’adduzione da pozzo per evitare di congestionare la rete idrica comunale.
Per la riduzione dei consumi energetici è stato installato un impianto di ventilazione meccanica controllata con l’utilizzo di un recuperatore di calore, che permette il rinnovo costante dell’aria interna.
Gli edifici sono stati progettati con l’idea di massima trasparenza per amplificare il rapporto tra spazi interni ed esterni.
La trasparenza delle vetrate, e la pianta libera garantita dalla struttura puntiforme ha permesso di raggiungere questo obiettivo: edifici permeabili e aperti che si rapportano con gli spazi verdi esterni e garantiscono il massimo confort interno grazie al controllo dell’irraggiamento solare naturale dato dagli aggetti che marcano i vari piani e dai frangisole che avvolgono le facciate vetrate.
Emerge immediatamente la sensibilità dei progettisti orientata a combinare l’aspetto architettonico e la ricerca del massimo benessere delle persone che vivranno e lavoreranno in questi spazi: interconnessi, accoglienti e luminosi.
Le coperture dei tre edifici principali sono state realizzate con tecnologia cool roof (coperture bianche), per una estensione complessiva oltre 2.500 mq, che riflettono i raggi solari riducendo così l’effetto “isola di calore” e aumentando quindi il benessere indoor degli ultimi piani.
Nella scelta dei materiali isolanti è stata data grande importanza alla percentuale di riciclato in essi presenti: nelle strutture, nelle stratigrafie orizzontali, nelle stratigrafie verticali, nell’involucro e nei rivestimenti. Inoltre la quasi totalità del legno impiegato per i rivestimenti è certificato FSC (Forest Stewardship Council).
I tinteggi e le vernici presentano bassissimi contenuti di VOC (composti organici volatili). Nell’intero complesso non viene mai utilizzato il gas metano (fonte non rinnovabile). Le aree a parcheggio sono in gran parte permeabili ed inoltre sono previsti stalli dedicati alla ricarica di veicoli elettrici. Lo stesso cantiere ha previsto il massimo impegno per un approccio realmente sostenibile: garantendo che i rifiuti venissero indirizzati verso centri di recupero certificati, ponendo attenzione nella riduzione degli impatti da e verso il cantiere (polveri, rumori, ecc..).
Photo credits © fabricalab.eu Photo credits © politecnica.it