- INFO POINT
- Di Fabiana Valentini
- Cosa: Parco della Giustizia
- Dove: Bari
- Stato: Progetto
Armonia Urbana
Verde urbano e TerritorialeIl progetto del Parco della Giustizia realizzato da Atelier(s) Alfonso Femia rappresenta un'opera architettonica e urbanistica di straordinaria rilevanza per la città di Bari. Questo audace e innovativo progetto, ideato sotto la guida creativa di Alfonso Femia, incarna una visione che va ben oltre la semplice realizzazione di strutture giudiziarie. Esso è il risultato di una profonda riflessione sul connubio tra architettura, sostenibilità ambientale, e la creazione di spazi pubblici che contribuiranno significativamente alla vita cittadina.
Il progetto del Parco della Giustizia si distingue per il suo impegno a unire funzionalità giuridiche con una rigorosa attenzione all'ambiente circostante, proponendo un nuovo modello di sviluppo urbano che promuove l'armonia tra spazi giudiziari e aree verdi, rappresentando così una pietra miliare nell'evoluzione dell'architettura e dell'urbanistica contemporanea.
Su una superficie complessiva di quasi 15 ettari, impegnata dalle 26 costruzioni che ora compongono l’area delle ex Caserme dismesse “Milano” e “Capozzi”, il Polo si svilupperà su poco più di tre ettari e mezzo, ovvero solo il 30% dell’intera area, lasciando al parco il restante 70% della superficie. Razionalizzando spazi e risorse economiche, il Polo permetterà di unificare tutti gli uffici giudiziari di Bari: il Tribunale Penale, il Tribunale Civile, la Corte d’Appello, il Tribunale dei Minorenni, il Tribunale di Sorveglianza e il Giudice di Pace. “Armonizzare gli obiettivi architettonici, urbanistici e paesaggistici mettendoli in relazione con l’intorno costruito è fondamentale per far emergere l’intelligenza territoriale e per riattribuire valore all’area complessiva” ha dichiarato l’architetto Femia.
Il Commissario Straordinario Ottavio Antonio Ficchi ha approvato il PFTE per il Parco della Giustizia il 4 agosto 2023.
Chiuso l’iter di approvazione del progetto del Parco della Giustizia di Bari. Il Commissario straordinario, Antonio Ottavio Ficchì, ha adottato il provvedimento che conclude la Conferenza dei Servizi istruttoria e approva il progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento. Successivamente, l’ Agenzia del Demanio, in qualità di stazione appaltante, darà mandato ai progettisti di completare la progettazione definitiva.Il Commissario ringrazia tutti i soggetti che hanno fornito il loro contribuito nella conferenza dei servizi istruttoria e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, esprime soddisfazione per il risultato conseguito e l’avanzamento delle attività per la realizzazione di un’opera così complessa.
“Il Parco della Giustizia di Bari è un grande progetto di riqualificazione urbana grazie al quale sarà possibile riunire tutti gli uffici giudiziari del territorio”, così il Viceministro con delega all’edilizia giudiziaria, Francesco Paolo Sisto.
“Saranno costruiti quattro edifici, realizzati secondo i più avanzati modelli di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e standard progettuali, e creato un grande parco urbano di circa 10 ettari. La soddisfazione del ministero per questa intelligente opera di edilizia giudiziaria, che valorizza efficienza, ambiente e territorio, non può non essere espressa”.
Lo spazio interno degli edifici, dove si stima lavoreranno circa 1800 professionisti, tra giudici, procuratori, magistrati, avvocati e altre figure professionali, sarà articolato in una serie di corti giudiziarie e luoghi di formazione, accompagnati da ambienti amministrativi e di supporto, incardinati da ampi spazi di relazione.
Una serie di soluzioni progettuali, funzionali e di impatto, caratterizzano il “quadrifoglio”
Il progetto Parco della Giustizia è la rigenerazione di un tassello di città che si distingue per una marcata identità verde. La prima azione sarà proprio la creazione del Parco Verde, coerente con la necessità di incrementare la forestazione urbana, di arricchire e integrare la biodiversità locale e di creare un grande spazio pubblico all’interno della città, altresì fulcro e attrazione del quartiere. Il cuore del parco è definito da un anello verde e blu, un percorso che renderà possibile l’esperienza di diversi ecosistemi e tipologie di paesaggio. Sfruttando la pendenza naturale, le pavimentazioni permeabili permetteranno alla pioggia di filtrare direttamente nel terreno, portando l’acqua in eccesso verso la parte nord del parco, dove il laghetto le raccoglierà. Sarà un bacino idrico, attrattore di biodiversità e regolatore bioclimatico.
Le corti centrali “sospese”:
Ogni Tribunale avrà un’area all’aperto, in cui lo spazio interno si fonde con lo spazio esterno di una grande corte. In tre dei quattro edifici, la corte è stata inserita “sospesa” al piano primo per poter dare spazio alle Aule Penali e alle grandi Aule d’Assise.
Le agorà di ingresso:
Grandi atri di rappresentanza, pensati come agorà, accoglieranno pubblico esterno e addetti ai lavori al piano terra di ogni edificio diventando uno spazio vivo, di passaggio ma anche di attesa, di scambio e relazione.
La piazza lineare e l’asse centrale nord-sud:
Lo spazio esterno tra gli edifici crea una spina centrale di percorrenza nord-sud, che sfocia nella Piazza Lineare dei Tribunale, in cui la qualità architettonica dei materiali usati e il giusto mix di verde, alberature e pavimentazioni chiare, garantirà il piacere della sosta e della fruizione di tale spazio urbano. La Piazza Lineare ospiterà alberature autoctone e sedute per il tempo libero.
Gli spazi lavorativi:
Il progetto è organizzato per garantire la massima versatilità e adattabilità della struttura a eventuali nuove necessità, con spesa e tempi contenuti, grazie all’ utilizzo di sistemi architettonici, strutturali ed impiantistici che permettono di cambiare rapidamente l’assetto degli ambienti attraverso partizioni e pareti mobili.
Le facciate:
Sulle pareti vetrate degli edifici, ci sono pannelli obliqui, le “ciglia”, disposti con diverse inclinazioni e misure. Creando un gioco mutevole di luci e ombre mai ripetitivo, scandiscono il ritmo dell’edificio, vibrando con la luce.
I tetti verdi:
Le coperture sono pensate principalmente per essere catalizzatori di energia rinnovabile, attraverso le ampie pensiline fotovoltaiche che, unitamente agli spazi verdi, creano un ambiente in sintonia con il paesaggio circostante.
I parcheggi interrati e a raso:
Per rispondere alla necessità di aree di sosta nel quartiere e a servizio della nuova infrastruttura, verranno realizzati parcheggi interrati riservati agli addetti ai lavori al di sotto degli edifici. I parcheggi a raso invece saranno dislocati lungo la strada perimetrale, presso il lotto nord e lungo il fianco in adiacenza al Parco. Sono anche previsti parcheggi dedicati al servizio di car sharing e colonnine di ricarica dei veicoli elettrici per promuovere la mobilità green e ciclopedonale.
Gli archivi interrati:
Si trovano al piano interrato sotto le maniche perimetrali di ciascun edificio e ricevono aria e luce attraverso le facciate laterali poste lungo la strada perimetrale del lotto e da un’intercapedine grigliata posta lungo il perimetro di ciascun edificio.
Photo credits ©AF517 & Diorama & ©S.Anzini