- INFO POINT
- Di Redazione PL
- Dove: Cluj
- Stato: Cantiere
Una perfetta dialettica tra forma e funzione
Edilizia OspedalieraIl Nuovo Ospedale Regionale d'Emergenza di Cluj, cofinanziato dalla BEI, insieme agli ospedali di Iasi e Craiova, rappresenta un asset strategico nell'ambito del programma di rafforzamento delle strutture sanitarie della Romania, con l'obiettivo di aumentare la qualità e l'efficienza dei servizi medici per i pazienti che richiedono interventi di emergenza acuta, di secondo e terzo livello, ricercando le più moderne ed avanzate tecnologie e competenze tecnico-mediche.
Ma non solo!
Il progetto, a cura di 3TI Progetti Italia – Ingegneria Integrata S.p.A. & S.C. ADURO Impex S.A. & ATI Project S.r.l., si genera secondo il principio del beneficio terapeutico, in cui il paesaggio aiuta la guarigione e la riabilitazione, attraverso cortili e spazi aperti progettati principalmente per migliorare l'illuminazione naturale degli spazi chiusi; e così il carattere dell'edificio emerge attraverso la dialettica tra forma e funzione, creando un'organizzazione spaziale attraente e ben definita, flessibile e funzionale
Gli spazi
L'edificio è un'unità medica di eccellenza che offre servizi medici di altissimo livello, affrontando i casi più complessi e sofisticati che richiedono attrezzature mediche speciali e personale medico adeguatamente qualificato.
Di conseguenza, il progetto mira a coniugare le esigenze funzionali con un ambiente terapeutico, piacevole per i pazienti e in grado di favorire un migliore processo di guarigione. L'organizzazione intelligente ed efficiente degli spazi interni, con ampi cortili e vetrate, garantisce illuminazione naturale ai reparti, ai corridoi e alle zone operative.
Lo spazio esterno crea aree verdi funzionali, seguendo i principi dello sviluppo sostenibile attraverso una serie di accorgimenti: gestione delle acque piovane, riduzione dell'effetto “isola di calore” e miglioramento del microclima locale.
L'ubicazione dell'ospedale nasce dall'esigenza di posizionare l'edificio al centro delle principali arterie e direttamente collegato con le due città di Cluj e Oradea.
Un cortile paesaggistico è stato integrato nel progetto considerando come questi spazi sarebbero visti e utilizzati da diverse prospettive e livelli.
Allo stesso tempo, un'accurata progettazione della piantumazione dell'area esterna consente di creare un paesaggio a bassa manutenzione, di migliorare la biodiversità e di fornire benefici sensoriali ai pazienti e agli altri utenti.
In linea con gli standard europei, il progetto è conforme ai requisiti NZEB in termini di efficienza energetica e approccio sostenibile.
Questo obiettivo è stato raggiunto dai progettisti attraverso un'attenta scelta di soluzioni tecnologiche e materiali naturali e locali. Saranno inclusi diversi sistemi passivi come un collettore di acqua piovana, che verrà utilizzato per riciclare l'acqua per usi secondari dell'impianto ospedaliero e per l'irrigazione.
Nel parcheggio esterno sarà inserito un sistema di pannelli fotovoltaici, come ricovero per i veicoli.
Verrà infine posizionato un sistema di verde sui terrazzi e nelle aree circostanti, in modo da schermare i raggi solari offrendo comfort termo-igrometrico indoor al personale/pazienti, prevenendo fenomeni di irraggiamento e ''isole di calore''.
Sul lato ovest gli elementi costruiti nascono da un podio in costante dialogo tra interno ed esterno.
Qui il rapporto tra interno ed esterno è essenziale poiché i tre volumi ospitano reparti dove è fondamentale garantire il benessere e il comfort degli utenti.
La facciata Est è concepita come un volume arretrato, la cui forma definisce un lungo isolato con un sistema di corti che corre lungo il corridoio centrale.
L'ingresso principale è nella facciata Nord, con un ampio androne vetrato, che costituisce il primo spazio di accoglienza dell'ospedale e le aree di distribuzione dei flussi.
Dal lato opposto è presente un ingresso secondario.
Per enfatizzare l'identità dell'edificio, i volumi ovest sono progettati con due diversi sistemi: il podio è una facciata ventilata, mentre le torri sono coperte da moduli prefabbricati in GRC.
La pelle delle torri è costituita da pannelli sfaccettati di 3,80 mx 3,50 m allineati con una stanza tipica e un modulo strutturale di 7,60 m.
Questo sistema garantisce variazioni sostanziali attraverso tipologie minime di moduli, crea una facciata visivamente interessante e fornisce una maggiore protezione solare.
Le finestre sono state dimensionate per bilanciare le esigenze del paziente di una vista verso l’esterno, priva di ostacoli, garantendo al tempo stesso che i carichi di riscaldamento solare siano ridotti utilizzando l’intera profondità della facciata per l’ombreggiamento.
Spazio per tutti!
Il nuovo Ospedale Regionale di Emergenza di Cluj in Romania, disporrà di 849 posti letto per cure ospedaliere, 19 sale operatorie, 60 posti letto di emergenza, 70 stanze per cure ambulatoriali, 69 stanze dedicate ai servizi diagnostici e terapeutici e un'area edificata di circa 150.000 m2. L’unità sanitaria funzionerà come un ospedale di emergenza di alto livello con attrezzature mediche avanzate previste.
Fondi europei
Nel 2020 la Commissione europea ha approvato un investimento del valore di 47 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale per costruire e attrezzare l'ospedale d'emergenza a Cluj, in Romania, che servirà la regione prevalentemente rurale del nord-ovest.
L’ospedale fornirà assistenza di livello secondario e terziario, ma anche assistenza primaria e servizi di base come chirurgia generale e medicina interna.
La Commissaria per la Coesione e le Riforme, Elisa Ferreira, ha commentato: “Una migliore qualità della vita dei cittadini ovunque vivano è la massima priorità della politica di coesione dell’UE. Consentendo a tutti i pazienti di essere curati con servizi adeguati, compresi quelli che vivono in aree rurali remote, questo progetto contribuisce a non lasciare indietro la salute di nessuno, il che è particolarmente importante in un momento di pandemia globale”.
L’ospedale farà parte di una rete di ospedali regionali di emergenza destinati a migliorare il sistema sanitario rumeno e garantire un approccio multidisciplinare per il trattamento di casi complessi.
Inoltre, questo progetto aumenterà l’accesso all’assistenza sanitaria per le persone che vivono nelle zone rurali o povere. Contribuirà a garantire diagnosi e cure precoci e quindi a ridurre il tasso di mortalità e le disabilità a lungo termine.
Non da ultimo, in quanto ambiente di lavoro attrattivo per medici e infermieri, l’ospedale contribuirà anche a contrastare la fuga dei cervelli del personale medico nella regione. Si prevede che il progetto diventi operativo a partire dal 2026.