De8 Studio
Mauro Piantelli (1966), Carlo Vailati (1966) e Massimo Bressanelli (1966) si laureano al Politecnico di Milano. Fondano lo studio De8 architetti e lavorano all’inizio degli anni ’90 a Milano, per poi decidere di trasferire lo studio a Bergamo. Dal 2008 si associa Cristian Sangaletti (1976) anch’egli laureatosi al Politecnico di Milano. Lo studio lavora sia in Italia sia all’estero, occupandosi di temi progettuali eterogenei: urbanistica, residenziale, terziario, commerciale, alberghiero, strutture sportive, interior design, retail. Negli ultimi anni lo studio ha potuto verificare attraverso la realizazione di molti progetti alcuni temi di ricerca indirizzati alla sostenibilità ambientale, non rinunciando a linguaggi architettonici contemporanei.
Lo studio attualmente è costituito da più di venti giovani architetti, sia italiani sia stranieri. La “ricerca del paesaggio”, più precisamente del carattere del paesaggio è uno degli aspetti caratterizzanti la ricerca dello studio De8. Un processo di descrizione del paesaggio molto soggettivo con precise scelte degli elementi naturali o antropici da evidenziare. Una scelta assolutamente soggettiva, anche distorta, che sintetizza la “riproduzione” di un luogo evidenziandone le tipicità. Un approccio diametralmente opposto alla logica della città contemporanea, caratterizzata da una costante perdita di identità, di specificità.
I progetti dello studio sono in tal senso topografici, geograficamente artefatti. Questo approccio caratterizza l’attività progettuale dello studio ad ogni scala, sia si tratti di piccoli edifici sia di interventi più complessi.
Lo studio attualmente è costituito da più di venti giovani architetti, sia italiani sia stranieri. La “ricerca del paesaggio”, più precisamente del carattere del paesaggio è uno degli aspetti caratterizzanti la ricerca dello studio De8. Un processo di descrizione del paesaggio molto soggettivo con precise scelte degli elementi naturali o antropici da evidenziare. Una scelta assolutamente soggettiva, anche distorta, che sintetizza la “riproduzione” di un luogo evidenziandone le tipicità. Un approccio diametralmente opposto alla logica della città contemporanea, caratterizzata da una costante perdita di identità, di specificità.
I progetti dello studio sono in tal senso topografici, geograficamente artefatti. Questo approccio caratterizza l’attività progettuale dello studio ad ogni scala, sia si tratti di piccoli edifici sia di interventi più complessi.